Autore: biores

Pieve di Santa Maria in Padovetere – Comacchio (FE)

Intervento di restauro di Biores Restauri

L’impianto originario del complesso ecclesiastico di Santa Maria in Padovetere si data a partire dal VI secolo d.C. ed è composto da una chiesa con aula rettangolare, chiusa sul lato orientale da un ambiente absidato.
Quasi a ridosso della parete settentrionale dell’edificio è posto un battistero con pianta poligonale all’esterno e circolare all’interno, al centro del quale vi è una vasca circolare su basamento esagonale.
Sia fuori che dentro l’aula rettangolare vi sono delle sepolture realizzate con mattoni, alcune delle quali avevano in origine una copertura piana, mentre altre una copertura a doppio spiovente (“a cappuccina”).

Oggi i resti delle strutture murarie appaino ricoperti da mattoni moderni a seguito di un restauro realizzato subito dopo la loro scoperta, avvenuta nel 1956, il quale fu eseguito con l’intento di preservare quanto rimane delle strutture e di renderne meglio leggibile la planimetria.
Della struttura originaria si conservano soltanto le fondazioni dei muri realizzati con pietre e laterizi legati con malta a base di calce.

  • Anno

    2023

  • Luogo

    Strada Fiume, snc – Comacchio (FE)

  • Intervento

    Intervento di restauro

  • Committente

    Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara

  • Oggetto

    Resti delle strutture murarie dell’antica Pieve

  • Datazione

    VI secolo d.C.

Le immagini dell’intervento svolto sulle strutture murarie – Pieve di Santa Maria in Padovetere, Comacchio (FE)

Trattamento diserbante eseguito sulle piante infestanti mediante applicazione a spruzzo di specifico prodotto biocida e successiva rimozione meccanica della vegetazione

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Trattamento biocida effettuato su attacco biologico e successiva rimozione con acqua nebulizzata e spazzola

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Pulitura meccanica a secco delle superfici per l’asportazione dei depositi superficiali di particolato atmosferico, ragnatele, foglie, resti di vegetazione secca, rami e spighe

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Pulitura con spazzola e acqua nebulizzata per la rimozione di eventuali depositi più consistenti

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Consolidamento degli elementi lapidei e in laterizio che compongono le strutture murarie, e della malta di allettamento

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Alcune fasi della reintegrazione di fessurazioni, mancanze e vuoti

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Ulteriore documentazione fotografica delle fasi dal diserbo alla reintegrazione

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Trattamento biocida finale di mantenimento, applicato per irrorazione a bassa pressione che svolge funzione di prevenzione dall’attacco biologico dei substrati

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XXIX Biennale del muro dipinto, l’arte in progress – Dozza (BO)

Intervento di restauro di Biores Restauri

“La manifestazione del Muro Dipinto, nata nel 1960, si è contraddistinta nel corso dei decenni per la capacità di abbracciare le nuove tendenze delle arti visive non tradendo mai se stessa. Una scelta confermata anche per la XXIX Biennale che ha visto artisti intervenire sui muri delle case, caratterizzando le facciate delle abitazioni del centro storico. Grande importanza poi ha rivestito il restauro di alcune opere che sono state restituite alla collettività entrando a far parte di un prezioso archivio dei materiali e delle tecniche, essenziale per prendersene cura nel tempo.”

Fondazione Dozza Città d’Arte

La BioRes Restauri ha svolto il ruolo di coordinatore dei cantieri all’interno del Borgo di Dozza e nella vicina frazione di Toscanella, assistendo gli artisti nella realizzazione delle loro opere e seguendo i restauratori durante gli interventi conservativi.

Inoltre ha eseguito il restauro di tre importanti dipinti murali: “Paesaggio” di Giuseppe Gagliardi (1960), unica testimonianza rimasta della prima edizione della storica manifestazione; “Omaggio a Dozza” di Tonino Gottarelli (1993), opera particolarmente apprezzata dalla popolazione dozzese; “Fantasia” di Tono Zancanaro (1983).

  • Anno

    2023

  • Luogo

    Dozza (BO)

  • Intervento

    Incarico di coordinamento artisti e restauratori, intervento di restauro

  • Proprietà

    Comune di Dozza

  • Collocazione

    Borgo storico e frazione di Toscanella

  • Oggetto

    Pitture murali

  • Datazione

    Seconda metà del ‘900

  • Autore

    Giuseppe Gagliardi, Tonino Gottarelli, Tono Zancanaro

  • Tecnica

    Dipinti murali ad acrilico su intonaco

Le immagini degli interventi di restauro svolti sui dipinti murali – XXIX Biennale del muro dipinto di Dozza (BO)

“Paesaggio” di Giuseppe Gagliardi (1960): Particolari dello stato di conservazione della pellicola pittorica

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“Paesaggio” di Giuseppe Gagliardi (1960): Particolari del consolidamento della pellicola pittorica

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“Paesaggio” di Giuseppe Gagliardi (1960): Particolari della fase di stuccatura e ritocco pittorico delle lacune

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“Paesaggio” di Giuseppe Gagliardi (1960): Particolari della fase di ritocco pittorico

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“Omaggio a Dozza” di Tonino Gottarelli (1993): Particolari dello stato di conservazione, fasi del consolidamento della pellicola pittorica e ritocco pittorico

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Soffitto dipinto all’interno dell’ex-Cappella – Scuola d’infanzia Toschi-Cerchiari, Dozza (BO)

Intervento di restauro di Biores Restauri

Nell’ambito dei lavori di miglioramento sismico, adeguamento prevenzione incendi ed efficientamento energetico della scuola d’infanzia Toschi-Cerchiari a Dozza, costruita nel 1932 su progetto dell’architetto ingegnere Remigio Mirri, si è reso necessario un intervento di restauro del soffitto dipinto presente nell’ex-cappella del complesso, il quale aveva subito importanti danni che ne avevano compromesso lo stato conservativo.

L’intervento di restauro è consistito in:

-Pulitura meccanica a secco con pennello a setole morbide e aspiratore per l’asportazione dei depositi superficiali incoerenti

-Consolidamento degli intonaci distaccati dal supporto murario mediante iniezioni in profondità con boiacca entro i vuoti interstiziali, ristabilendo l’adesione tra gli strati

-Consolidamento delle fessurazioni di maggiore entità attraverso iniezioni in profondità con boiacca

-Ripristino dell’intonaco mancante con tonachino rasante di calce idraulica naturale che conferisce elevata traspirabilità al supporto

-Reintegrazione delle fessurazioni con stuccature e microstuccature a seconda dell’entità, utilizzando malta di calce a granulometria fine

-Ritocco pittorico delle decorazioni abrase o che presentavano lacune

-Reintegrazione pittorica al fine di ristabilire un collegamento cromatico e formale tra le reintegrazioni di intonaco e la decorazione. Le decorazioni andate perdute sono state riproposte sulla base delle esistenti mediante tecniche di riporto del disegno, quali tecnica dello spolvero o della stampiglia

  • Anno

    2023

  • Luogo

    Dozza (BO)

  • Intervento

    Intervento di restauro

  • Proprietà

    Comune di Dozza

  • Collocazione

    ex-Cappella

  • Oggetto

    Soffitto decorato

  • Soggetto

    Decorazioni geometriche e fitomorfi con simbologia religiosa

  • Datazione

    ‘900

  • Autore

    Ignoto

  • Tecnica

    Dipinto murale a tempera su intonaco cementizio

Le immagini dell’intervento all’interno dell’ex-Cappella – Scuola d’infanzia Toschi-Cerchiari, Dozza (BO)

Stato di conservazione del soffitto dipinto

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Operazioni di consolidamento mediante iniezioni di boiacca di calce e reintegrazione delle fessurazioni e delle mancanze di intonaco con malta di calce idraulica

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Fasi della reintegrazione pittorica delle decorazioni mancanti, avvenuta mediante riporto del disegno e riproposizione delle cromie originali

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Particolari delle operazioni di restauro della greca

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Particolari del soffitto dipinto a restauro ultimato

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Restauro di due stemmi in pietra artificiale – Palazzo sito in via Rizzoli 28, angolo via Oberdan, Bologna

Intervento di restauro di Biores Restauri

Lo stemma di maggiori dimensioni posto sulla facciata di via Rizzoli è stato realizzato in pietra artificiale, composta da una malta a base di cemento e sabbia.
Sulla superficie è presente uno scialbo di colore grigio con annerimenti dovuti a depositi di polvere, al di sotto del quale vi sono tracce di color ocra scuro, probabilmente dovute ad una finitura stesa ad imitazione dell’arenaria gialla.
Sono inoltre riscontrabili fessurazioni, piccole mancanze e vecchi interventi di stuccatura.

Il secondo stemma di dimensioni più ridotte posto sulla facciata di via Oberdan invece è un calco realizzato in malta cementizia e polvere di cotto riempito con malta bastarda.
Sulla superficie sono presenti evidenti annerimenti e fessurazioni, oltre a piccole porzioni mancanti di materiale.

  • Anno

    2023

  • Luogo

    Bologna

  • Intervento

    Intervento di restauro

  • Proprietà

    Reale Collegio di Spagna

  • Collocazione

    Facciate del palazzo

  • Oggetto

    Due stemmi in pietra artificiale

  • Tecnica

    Impasto a base di cemento e sabbia con aggiunta di cocciopesto

  • Collaborazione

    Lavoro eseguito in collaborazione con altra impresa di restauro

Alcune immagini dell’intervento di restauro eseguito sui due stemmi – Palazzo sito in via Rizzoli 28, angolo via Oberdan, Bologna

Particolari dello stato di conservazione dello stemma di maggiori dimensioni

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Particolari dopo la pulitura e durante la fase di reintegrazione delle fessurazioni e delle piccole mancanze di materiale

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Particolari dopo la fase di riordino pittorico

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Particolari dello stato di conservazione dello stemma di piccole dimensioni

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Particolari dello stemma di piccole dimensioni a restauro ultimato

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Intervento di indagine preliminare diagnostica – Chiesa di S. Maria Assunta in Nigone (RE)

Intervento di restauro di Biores Restauri

Le informazioni storiche riguardo la chiesa di Santa Maria Assunta in Nigone sono scarse.
I documenti la nominano per la prima volta nel 1318, registrata tra le dipendenti della pieve di Campiliola, tuttavia l’edificio originario era romanico, ancora oggi evidente in alcuni conci in pietra arenaria e in un capitello della zona absidale, e probabilmente esistente già almeno dal 1216.
Nel 1543 è insignita del titolo di priorato e all’inizio del XVIII sec divenne sede del vicariato foraneo.
Nel 1705 da fonti la chiesa risulta ad una unica navata, tabulata e con tre altari.
Nella zona absidale sono visibili conci di arenaria ed un capitello appartenente all’antica chiesa romanica.

In fase di progettazione dell’intervento di restauro strutturale e delle superfici interne della Chiesa, è stata realizzata una campagna di indagini diagnostiche preliminari comprendenti: analisi stratigrafiche su tutte le superfici, analisi di laboratorio per la determinazione mineralogico-petrografica e chimico-stratigrafica dei componenti dei campioni di malte prelevate su superfici interne ed esterne preparati in sezione lucida sottile, prove video endoscopiche sui paramenti murari in concomitanza dei saggi strutturali sulle murature, prove ultrasoniche e resistografiche sulle principali orditure lignee indicate dal progettista strutturale.

Durante l’esecuzione delle indagini stratigrafiche sono state riportate alla luce tracce di un antico apparato decorativo presente nella zona dell’abside.

  • Anno

    2023

  • Luogo

    Nigone di Ramiseto, Comune di Ventasso (RE)

  • Intervento

    Analisi preliminari

  • Proprietà

    Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla

  • Oggetto

    Superfici interne ed esterne dell’edificio

  • Datazione

    XIII secolo

Indagini stratigrafiche, analisi di laboratorio ed indagini endoscopiche eseguite presso la chiesa di Santa Maria Assunta in Nigone (RE)

Alcune immagini delle indagini stratigrafiche sulle superfici interne

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Alcune immagini delle analisi mineralogico-petrografiche effettuate sui campioni prelevati

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Alcune immagini delle riprese endoscopiche che evidenziano la presenza di numerose piccole discontinuità lungo
tutta la muratura, escludendo la presenza di riempimenti del tipo a “sacco”

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BioRes Restauri s.n.c. di Marcello Pedocchi e Francesco Savoia

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