Queste stanze risalgono agli interventi cinquecenteschi dei Conti Campeggi.
Successive ed ulteriori trasformazioni residenziali hanno destinato questa ala del palazzo all’Appartamento nobile dove soggiornavano i signori o i loro più illustri ospiti, quando si recavano a Dozza.
Le pareti dell’anticamera erano ricoperte da una serie di arazzi a paesi e figure, cui si intonavano le tappezzerie di damasco verde delle porte e delle seggiole.
L’anticamera era l’unica stanza del piano nobile a non avere letti e ad avere come arredo fisso un grande tavolo da pranzo.
Nella camera con alcova invece, l’inventario del 1795 descrive un arredamento molto accurato composto da mobili numerosi e pregiati.
Fino ai primi decenni dell’Ottocento, questa stanza era collegata ad un’alcova posta nella parete di fronte alla finestra.
Questa stanza così come la successiva camera con letto nobile, decorate con un pregevole fregio di gusto neoclassico, erano caratterizzate da un apparato dei muri di damasco cremisi, ripreso nelle portiere e nelle fodere rosse delle seggiole a rocchetto.
